Far comunicare il vostro software di nesting con il CAD 3D potrebbe non essere così semplice. Una volta iniziata l’integrazione, spesso c’è bisogno di piccoli cambiamenti al progetto, ma dopo tali modifiche molti disegnatori dimenticano di riconoscere l’impatto delle variazioni apportate. Oltre a questo, molte aziende non ricontrollano il lavoro svolto dai loro progettisti perché presuppongono che le conoscenze dei loro disegnatori siano assolute. Ignorare questi cambiamenti può avere un effetto disastroso sul vostro processo produttivo, perché molte di queste integrazioni si basano fortemente sul modello 3D e sulle funzioni utilizzate per ottenerlo. Perciò, non riconoscere i cambiamenti del progetto potrebbe influenzare la capacità del software di nesting di comprendere a pieno che cosa state cercando di creare.
1. Progettare in un’ambiente Multibody
Progettare in un’ambiente Multibody potrebbe essere sorprendente! Semplicemente ci sono meno file di cui preoccuparsi, il processo di revisione è buono, ed è facile condividere tali file all’interno di networks. Ma i progettisti devono fare attenzione ai limiti di un disegno Multibody. Un grande contro è che non si ha accesso alle informazioni di satinatura. In un “workspace” 3D puoi specificare un solo sistema di coordinate che indica al software in quali direzioni è orientata la geometria, X, Y o Z. Questo sistema di coordinate è sul livello delle parti e non è collegato a nessun corpo contenuto all’interno. Nel mondo della lavorazione della lamiera, la satinatura è solitamente indicata sulle direzioni X e Y. Se la parte Multibody ha corpi diversi in direzioni diverse, con un solo sistema di coordinate questo sistema semplicemente non funziona. Nell’ambiente di disegno attuale, l’utente deve considerare di lavorare nella modalità standard di assiemi se desidera ottenere l’automazione tra i software. Altrimenti rimarrà un processo manuale che risulterà più costoso in termini economici e di forza lavoro.
2. Chiamare il Support prima del dovuto
Prima di chiamare il support e prendersela con la persona all’altro capo del telefono, è opportuno fare un passo indietro e valutare la situazione. Non tutti i software di nesting hanno le stesse capacità e lo stesso vale per l’importazione dei file 3D. Alcuni pacchetti di nesting importano solo la geometria, trascurando alcuni aspetti importanti come il materiale, lo spessore e la quantità. Adesso ipotizziamo degli scenari più complicati: magari un’utente ha bisogno di customizzare part properties ed includere/escludere determinate parti, o sottoassiemi o parti multibody. Magari ha bisogno di una specifica configurazione del file. Probabilmente necessita di creare distinte base ed ordini automaticamente ed escludendo determinate geometrie. Wow, Abbiamo un sacco di lavoro da fare! Ovviamente, più settaggi vengono aggiunti più lungo sarà il processo di importazione, quindi bisogna essere certi di utilizzare in maniera corretta tutti i settaggi per evitare che il processo diventi troppo lungo.
3. Importazione di grandi assiemi
Importare un grosso assieme aiuta sicuramente il workflow, ma potrebbe non essere la strada migliore per ottenere il risultato atteso. Assumendo che tutte le parti abbiamo una vista di sviluppo corretta, il processo può impiegare anche più di 20 minuti. La domanda da farsi è: Quanto mi costa una persona seduta a guardare questo processo? Alcuni programmi di nesting offrono soluzioni di importazione batch. In mancanza di questi, di fronte a grandi assiemi, è molto probabile dover sostenere alti costi in termini di tempo. I processi batch possono girare di notte sui server risparmiando quindi questo tempo, inoltre se si utilizza un sistema PDM, il programma di nesting può automaticamente gestire questa importazione basandosi sullo stato di rilascio dei file.
4. Tempi di consegna troppo stretti
Cercare di mandare in produzione i prodotti per rispettare i tempi di consegna è una sfida per ogni disegnatore. Considerate questo esempio: state lavorando su un cabinet e invece di usare la funzione specchio sul pannello sinistro per creare il pannello destro, utilizzate semplicemente il comando copia. Questi pannelli hanno sia forature passanti che cieche. Mandandoli al nesting l’operatore vedrà “PART A” con quantità 2 e procederà a nestare ed eseguire questo programma. Dopodiché probabilmente si procederà con altre fasi di lavorazione (verniciatura, etc.) e molto spesso l’errore non sarà riscontrato fino alle fasi finali di controllo qualità. Il disegnatore non ha specchiato il pannello sinistro, quindi il software di nesting non ha riconosciuto che questa parte era diversa. La modalità di disegno può quindi fare la differenza, facendoci guadagnare o perdere marginalità su ogni ordine. Una buona soluzione di nesting tiene conto delle tue modalità di disegno al momento dell’importazione, in modo tale da ridurne il tempo e mantenendo un buon livello di margine sugli ordini.
Come potete vedere molte cose possono andare storte quando si integra un programma di nesting con un CAD 3D. Lasciate che SigmaNEST vi mostri come può essere semplice questa integrazione con una delle nostre demo.